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Arno XI modello 50cm

Questo modello dell'Arno XI (motore Ferrari), lungo 50 cm, è un oggetto davvero eccezionale, costruito in scala 1/12. Fedele replica del mitico idrovolante, questo modello è interamente realizzato a mano con materiali nobili: vero legno e tappezzeria marina. Tutti gli accessori sono in ottone cromato e sono realizzati su misura da gioiellieri. Vengono applicati 10 strati di vernice per ottenere un'eccellente brillantezza e profondità di vernice.

Il modello viene consegnato in una confezione sicura.

Certificato di autenticità numerato e garanzia di un anno.

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Storia di questo modello :

Ultima evoluzione della serie di barche da corsa Arno, questo modello è stato progettato dal ricco ingegnere da corsa Achille Castoldi e costruito nel 1952 dal cantiere Timossi Azzano sul lago di Como, con telaio in legno, scafo in compensato marino e impiallacciatura in mogano verniciato. Si tratta di un'imbarcazione di tipo aliscafo, che poggia sull'acqua a piena velocità grazie a tre soli punti (portanza): due lamine e un'elica bipala in grado di girare a 10.000 giri al minuto.

Per battere il record mondiale di velocità sull'acqua e competere con i motori Alfa Romeo e Maserati dell'epoca, Achille Castoldi chiese ai suoi amici piloti della Scuderia Ferrari, Alberto Ascari e Luigi Villoresi, di influenzare Enzo Ferrari affinché gli fornisse l'eccezionale motore storico Ferrari V12 da 600 cavalli e 4 cavalli,Motore Ferrari 375 F1 da 5 litri che vinse il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 con il pilota José Froilán González a Silverstone (la prima storica vittoria della Scuderia Ferrari nel Campionato del Mondo di Formula 1 del 1950).
Castoldi ribattezzò il motore "G.P. 52/1 Nautico", lo fece convertire al metanolo e ne aumentò la potenza con due compressori, il che gli permise di battere personalmente e facilmente il record mondiale di velocità per un'imbarcazione di peso inferiore agli 800 kg, il 15 ottobre 1953, con una velocità di 241,708 km/h / 130,51 nodi sul lago d'Iseo (record che non è stato ancora battuto).
L'imbarcazione fu poi venduta al ricco ingegnere industriale italiano Nando Dell'Orto, che ne migliorò l'aerodinamica e continuò a farla gareggiare con successo per oltre 10 anni, con numerose vittorie, tra cui quella nel Campionato Europeo del 1960, prima di terminare la sua carriera sportiva nel 1968.
Nel 1990 l'auto è stata venduta a un collezionista che l'ha completamente restaurata alle condizioni originali. Il motore ha raggiunto i 700 CV dopo il restauro presso la Ferrari a Maranello.
Nel 2012 è stato venduto durante il Gran Premio di Monaco in un'asta al Grimaldi Forum di Monaco[1]. Ora è esposta al Museo Ferrari di Maranello.

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